Cosa significa Chianti Classico e la leggenda del Gallo Nero

L’espressione Chianti Classico è legata all’area del Chianti, che però è importante ricordare che non è una divisione politica ma solo agricola. Chianti e Chianti Classico sono entrambe aree di produzione del famoso vino Chianti, che includono molti Comuni, ma con Chianti viene etichettato vino proveniente da vaste zone della toscana, mentre con l’etichetta Chianti Classico (e Gallo Nero) ci si riferisce al vino prodotto SOLO nella storica area delle Leghe del Chianti (oggi definita “Classico” in rosso, mentre quella d’origine, creata nel 1716 è ancora più piccola, in blu nella mappa sotto).

La produzione del vino Chianti attualmente è vastissima e comprende molte zone della Toscana (enormemente più grande di quella del Chianti Classico), divisa in sub-zone, e ognuna produce il proprio Chianti con uno specifico nome ed etichetta (zone con contorno in nero).

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La zona del Chianti Classico è situata tra Firenze e Siena e include solo 9 Comuni (colore rosso nella mappa): gli interi territori dei Comuni di Greve in Chianti, Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti e Radda in Chianti, e parte di quelli di Barberino Val d’Elsa, San Casciano Val di Pesa e Tavarnelle Val di Pesa (nella Provincia di Firenze), e di Castelnuovo Berardenga e Poggibonsi nella Provincia di Siena.

Pensi ancora che i vini Chianti e quelli Chianti Classico siano la stessa cosa? Penso che da oggi in poi avrai le idee più chiare, anche nella scelta di una buona bottiglia di vino.

Abbiamo visto che la zona di produzione del Chianti Classico è molto piccola, ma è quella con le fattorie più importanti a livello qualitativo e di notorietà mondiale, Antinori su di tutti. Non scordiamoci che questa piccola zona ha dato vita anche ai cosiddetti Vini Super Tuscan e che qui, già oltre 2000 anni fa, dal periodo Etrusco si produceva vino. Questa meravigliosa piccola zona toscana di produzione di vino, chiamata Chianti, fu riconosciuta tale dal XIII secolo ma i suoi confini furono delineati geograficamente nel 1716 dal Granduca Cosimo III dei Medici (proprio per garantire una produzione di qualità, visto che il vino veniva venduto alla corona Inglese).

Diventa inutile comparare un Chianti Classico con qualsiasi altro vino Chianti, ma non solo e tanto dal punto di vista qualitativo (si trovano bottiglie di Chianti molto buone) ma è un fatto di tracciabilità, riconoscibilità del prodotto e del brand. E’ come paragonare Parmigiano Reggiano e Grana Padano, entrambi buoni ma le caratteristiche del Parmigiano sono uniche.

Il Consorzio del Vino Chianti Classico (nato nel 1924) ha continuato a svolgere l’attività di garante che aveva iniziato inconsapevolmente il Granduca Cosimo III dei Medici, riunendo sotto un unico brand tutti i produttori di vino Chianti Classico e proteggendo i consumatori dalle frodi. Il brand è: Chianti Classico ed è riconosciuto in tutto il mondo grazie alla presenza del Gallo Nero.

Solo i vini Chianti Classico hanno una fascetta (al collo della bottiglia) con il “sigillo Gallo Nero”, questa certifica la produzione e la tracciabilità di quel vino. I membri del Consorzio (fattorie di produzione) devono sottostare a controlli e regolamenti molto rigidi. Possono ad esempio produrre solo un numero imposto di bottiglie di Chianti Classico in base agli ettari posseduti (ciò evita l’acquisto di vino semplice Chianti da altre zone limitrofe con l’obiettivo di reimmetterlo sul mercato come Chianti Classico).

Il marchio del Gallo Nero è un simbolo storico che riprende quello dell’antica Lega del Chianti.

Il vino Chianti Classico DOCG

Il Chianti Classico è un vino DOCG (Di Origine Controllata e Garantita) che mostra peculiarità e caratteristiche uniche. Per essere chiamato “Classico” non è sufficiente che venga prodotto all’interno della zona indicata dal Consorzio Chianti Classico, deve infatti rispettare delle specifiche regole nella produzione: il disciplinare del Chianti Classico.

Il disciplinare impone che: il vino Chianti Classico sia un blend con 80% di Sangiovese, vitigno tipico a buccia rossa della Toscana, e 20% di altri vitigni autoctoni (nativi) come il Canaiolo e il Colorino, come anche, attualmente è possibile utilizzare varietà di vitigni internazionali (ma sempre prodotti in loco) come il Cabernet Sauvignon e il Merlot.

Le sue particolarità sono, la limpidezza, un colore rosso rubino, note floreali, armonia degli aromi, corposo con un buon livello tanninico. I gradi alcolici minimi richiesti sono 12°.

I migliori grappoli di uva Sangiovese, scelti in fase di raccolta a settembre, vengono usati dalle Fattorie per produrre il Chianti Classico Riserva, un vino molto particolare, estremamente corposo, che richiede un minimo di invecchiamento di 24 mesi inclusi 3 mesi di finitura in bottiglia, e deve ottenere un livello minimo di gradazione alcolica di 12,5°. Il vino “Riserva” ha un colore rosso rubino profondo.

La leggenda del Gallo Nero

Chiunque nel mondo conosce il marchio Chianti Classico raffigurato il logo di un Gallo Nero. La leggenda narra che nel XIII secolo Firenze e Siena decisero di disputare una corsa di cavalli per concludere le infinite dispute sui confini della zona del Chianti.

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La corsa dei cavalli: due cavalieri, uno fiorentino e uno senese sarebbero dovuti partire rispettivamente da Firenze e da Siena all’alba di un giorno prestabilito, al canto del Gallo. Dei giudici avrebbero garantito la correttezza. Il punto in cui questi due cavalieri si fossero incontrati, sarebbe stato il punto di confine da tracciare.

La leggenda narra che i fiorentini presero come da regolamento un Gallo Nero e lo tennero per giorni interi in una scatola, senza cibo, in una stanza buia. Il giorno della corsa, quando il Gallo venne tirato fuori dalla scatola, egli iniziò a cantare appena iniziò ad intravedere un piccolo bagliore (molto prima del Gallo senese). Ciò dette un grande vantaggio al cavaliere fiorentino, che incontrò quello senese vicino a Siena: solo 20 km fuori dalle mura di Siena.

Tale evento influenzò l’immaginario collettivo della zona a tal punto che nel 1716, al momento della costituzione della Lega del Chianti, i membri scelsero come marchio proprio un Gallo Nero. Quale simbolo migliore per rappresentare la zona del Chianti? Lo stesso simbolo è stato scelto successivamente, nel 1924, anche dal Consorzio Chianti Classico ed è quello che oggi vediamo su ogni bottiglia di vino Chianti Classico.

La vita è troppo corta per bere del vino non buono! ; )

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